Uno degli ultimi film in concorso al 66esimo Festival di Cannes è Only lovers left alive di Jim Jarmusch, portando una riflessione sull'esistenza umana attraversa la storia d'amore tra due vampiri, liberandosi dai tradizionali codici narrativi. Protagonisti sono Tom Hiddleston nel ruolo di Adam, Tilda Swinton in quello di Eve e Mia Wasikowksa in quello di Ava.
Il regista che ama provare nuove soluzioni anche di ripresa spiega: "Adam and Eve sono la metafora dello stato attuale della vita umana. Sono fragili e problematici, vulnerabili nonostante la loro natura e il potere che potrebbero avere".
Il film è ispirato ad un libro di Mark Twain, "The Private Life of Adam and Eve" e la colonna sonora della pellicola è stata interamente creata da band di Detroit.
TRAMA e CLIP
Ambientato tra la desolazione di Detroit e Tangeri, un musicista underground, fortemente depresso dalla direzione che hanno preso le attività umane, si riunisce con il suo enigmatico amore. Il loro amore (vampiresco) dura da molti secoli, ma il loro indissolubile legame sarà messo a dura prova dalla selvaggia sorella di lei. Possono questi due fragili outsider continuare a sopravvivere mentre il mondo come lo conosciamo sta crollando attorno a loro?
INTERVISTE e CONFERENZA
Jim Jarmusch ha dichiarato che voleva fare una storia d'amore essenzialmente ed i vampiri erano funzionali perché gli permetteva di raccontare qualcosa che dura nei secoli. "I miei vampiri sono sofisticati, ma attaccati alla loro natura" dichiara il regista.
Tilda Swinton parlando del suo personaggio racconta che Eve ed Adam sono amanti da molto tempo anche se sono completamente diversi e questo è un elemento fondamentale per l'attrice, perché si vede il lavoro che c'è dietro ad una storia d'amore "eterna".
Interviene anche Tom Hiddleston: "Sono creature curiose e si accettano ed è proprio l'accettazione, per me, il trucco per una duratura storia d'amore." Il regista e l'attore si sono incontrati in un tardo pomeriggio di Novembre a New York e Jarmusch ha descritto Adam come una sorta di Amleto, "c'è un sacco di gioia e curiosità nel suo modo di dirigere ed è stato un onore condividere la sua visione del mondo".
Durante la conferenza stampa il regista ha dichiarato che ci sono voluti sette anni per creare la pellicola e non aveva mai visto nessun film commerciale riguardo ai vampiri. "Non sono troppo a mio agio nel parlare del film, questo perché le risposte sono lì, sulla pellicola, so che significato hanno le cose che ho scritto, ma non voglio mettermi ad analizzarlo. E' tutto nel film, io non so come parlarne".
La musica è poi un elemento fondamentale per la pellicola ed ha collaborato anche lo stesso Jarmusch con la sua band alla realizzazione della colonna sonora con l'artista Jozef Van Wissen.
Infine il regista ha dichiarato: "Sono un vampiro vegetariano, succhio il sangue dalle piante".
ACCOGLIENZA DELLA CRITICA
Federico Gironi da ComingSoon dichiara che il film di Jarmusch ama: "Ama i suoi personaggi, ama il cinema (che è arte e tecnologia), ama la musica nel suo essere profondamente e ideologicamente rock e ribelle, ama la cultura, ama il bello e i suoi spettatori. Per questo vive ed è vitale, nonostante il suo muoversi nel buio, nonostante le sue ambientazioni, o forse anche per questo. " Ci si rivede nei protagonisti e si impara da loro in una visione empatica di quello che sta accadendo sullo schermo.
Da Cineblog possiamo leggere: "c'è la musica, c'è la notte, ci sono i rimandi letterari... Un divertissement e forse non solo, ed un cult istantaneo. Con una coppia perfetta formata da Tom Hiddleston e Tilda Swinton." e ancora "bisogna fare spazio oggi ai vampiri di Jim Jarmusch. Che non hanno certo bisogno di sbracciare troppo per passare tra la folla: sono gli altri che si devono spostare. "
Gabriele Niola da Bad Taste invece dichiara che nel film c'è troppa autoindulgenza che in sala suscita anche qualche risata e celebra la superiorità "di chi approfondisce, di chi si interessa, si appassiona, non fa la guerra ma fa l'amore e cerca di vivere una vita piena, a differenza degli zombie."
Infine da Movieplayer :" In un periodo in cui il vampiro fa tendenza, un regista non propriamente commerciale come Jarmusch prova a tornare alle origini filosofiche della figura del vampiro, a rendere il senso di malinconia e di solitudine che sono proprie della vita eterna. Una sensazione di profonda angoscia e dolente bellezza pervade il film, ma non mancano i momenti divertenti e un gran numero di citazioni colte e raffinate."
Sara Prian
